Collettivo Eclisse

Rielaborare temi o opere famose è una sfida comune nel campo dell’arte: è un esercizio di stile che stimola la creatività alla ricerca del “nuovo”, sia questo un impatto estetico od una chiave di lettura.
La fiaba di Cappuccetto Rosso è sicuramente uno dei soggetti che negli anni più è stato protagonista di queste revisioni, sia perché largamente noto, sia perché ben si presta a varie e sfaccettate letture e modernizzazioni. Un “processo” questo iniziato sin dalle sue origini come evidenziano le discrepanze tra le diverse versioni legate alla tradizione orale prima, la prima versione pubblicata, a cura Charles Perrault, ed infine quella dei fratelli Grimm, ch’è tuttora la più nota.
Le dinamiche cacciatore­-preda, l’inganno e il simbolismo sessuale che caratterizzano questo racconto sono del resto tutte tematiche che potremmo definire “primordiali” in campo narrativo, presenti sin dalle più remote leggende, ed in quanto tali colpiscono fortemente la sensibilità sia dei lettori che degli autori stessi.
Gli artisti del Collettivo Eclisse si sono dedicati con entusiasmo a questa nuova sfida, spaziando, con la varietà di media che gli è caratteristica, tra le forme più classiche e il surreale, da accenni citazionisti dell’Art Nouveau fino a toccare la poesia di Blake e un astrattismo kandinskyiano quasi “decostruttivista”, per mutuare un termine dall’architettura.
Un numero ricco dunque, pregiato non in ultimo da una collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Cuneo nell’ambito di un progetto grafico e multimediale, sempre sul tema Cappuccetto Rosso, che vede su queste pagine sia un interessante retroscena del processo progettuale che un riadattamento letterario realizzato ad hoc per Eclisse Magazine.
Luca Malkamok Romano

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